Progetto ”O PEQUENO CIRCO AO RITMO DO AR!”


SCUOLA DI PICCOLO CIRCO PER BAMBINI E ADOLESCENTI

Ottobre/novembre 2010

Il presente progetto e’ stato realizzato dall’interno dell’asilo “GRILO FALANTE” all’insegna dell’integrazione di bambini e adolescenti che vivono in stato di povertà o in condizione precarie e svantaggiate rispetto agli altri coetanei del quartiere.

La necessità di creare integrazione dei soggetti esclusi ci è apparsa come una necessità non rinviabile, poichè “inventare” politiche specifiche che operino una saldatura anche culturale tra mondi apparentemente lontani è garanzia di tolleranza, civiltà, coesione e protezione sociale.

E’ proprio dai bambini infatti, che guardano gli occhi dei coetanei e non il colore della pelle e/o le loro abilità,  che possiamo ricevere lezioni di umanità ed amore.

Cosa meglio di un circo, un Piccolo Circo, luogo topico dell’immaginario infantile, per rappresentare la sintesi di una possibilità che è oggi un’urgente necessità ?

Il circo è , come dice la stessa parola, luogo circolare di esperienze, da sempre internazionale e multifunzionale: luogo di pedagogia del fare, di canalizzazione, centralizzazione e controllo delle energie.

Il Progetto ha avuto una durata di due mesi (ottobre-novembre 2010) in cui sono state proposte varie attivita’ creative, tra cui lo yoga comico, l’improvvisazione teatrale,giocoleria, acrobatica, clowneria,laboratorio com materiale povero…

 Queste arti recano con sé una fortissima valenza psico-pedagogica, rappresentando delle vere e proprie discipline educative in grado di mettere in gioco ed integrare corpo e mente: per l’infanzia questo è veicolato da un approccio ludico, confinante con il meraviglioso e l’arcano, per l’adolescenza, questo può estrinsecarsi mediante l’affermazione di sé nella relazione con i coetanei e nel rafforzamento dell’autostima

( e quindi della propria autonomia).

Le attivita’ proposte all’asilo venivano gestite e organizzate da “Grilo”, istruttore di yoga e “Borboleta” clown dottore professionale, con il supporto delle maestre e venivano svolte durante le ore scolastiche per la durata di due ore consecutive.

Il laboratorio di giocoleria per gli adolescenti ,invece, veniva svolto nelle ore serali con il supporto dell’istruttrice di Capoeira del centro.

Sin dall’inizio abbiamo mirato a proporre una forma di comunicazione e di divertimento alternativa e fatta di momenti creativi di crescita comune in cui darsi come obiettivo il divertirsi per ridere insieme (e non il ridere “di” qualcuno), imparando a sdrammatizzare i propri difetti, a ridere prima di tutto di se stessi e acquisire nuovi linguaggi poetici ed artistici.

Abbiamo notato che alla fine dei due mesi il nostro progetto ha posto i bambini e i ragazzi in una situazione ai limiti del magico, inusitata, fortemente strutturata, dove la loro naturale fantasia e creatività e la libera espressione corporeo-emozionale, ha permesso lo sciogliere di tensioni, rabbia e pregiudizio stimolando la condivisione con il gruppo e abbattendo le barriere sociali. 

 

Massimiliano Pierantoni e Silvia Del Bello.

http://missionecoracaodomundo.jimdo.com/